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La dattilologia (alfabeto manuale)


Il vecchio alfabeto manuale italiano

























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Il nuovo alfabeto manuale italiano
























Questo è l'alfabeto manuale, o dattilologia, che serve ai sordi preverbali per rappresentare tramite gesti le lettere dell'alfabeto nel caso in cui sia necessario comunicare nomi propri non conosciuti o difficili da esprimere o parole di cui non sia noto il corrispondente segno del proprio linguaggio mimico-gestuale. Il vecchio alfabeto manuale italiano venne inventato da Padre Ottavio G.B. Assarotti a Genova.

Ogni singola parola va compilata lettera per lettera.
La dattilologia o comunicazione con le dita può essere utilizzata da sola. Più spesso, viene usata in concomitanza con un altro sistema gestuale, come la lingua dei segni, in questo caso la dattilologia serve esclusivamente per comunicare termini difficilmente rappresentabili con gesti codificati, nomi propri o parole in lingua straniera.
Come si può facilmente intuire, la comunicazione in dattilologia richiede capacità piuttosto raffinate. In pratica, può imparare a comunicare con questo metodo chi ha caratteristiche tali da permettergli di imparare a leggere e scrivere. Di conseguenza si richiede un accettabile livello di funzionamento intellettivo ed un'ottima capacità di discriminare i segnali emessi dall'altra persona. Inoltre, per quanto riguarda il linguaggio ricettivo, cioè la comprensione del linguaggio degli altri, l'uso della dattilologia è molto facilitato dalla presenza di un residuo visivo funzionale. Detto più semplicemente, risulta assai più facile l'apprendimento di tale metodo in un bambino che vede piuttosto che in un non-vedente, che si trova costretto a riconoscere al tatto la posizione delle mani del comunicante.
L'applicabilità della dattilologia con persone sorde o sordocieche, con seri problemi di apprendimenti è notevolmente limitata.

http://www.istc.cnr.it/mostralis/index1.htm
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