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Straripa il Fescione, strada ko
Smottamento a Turano, il fango sommerge il mini autodromo «Danni per diecimila euro»
MONTIGNOSO. Ieri pomeriggio il Fescione ha straripato proprio all'altezza delle terme dell'Undulna. Sono interventi i vigili del fuoco con le pompe idrovore e la strada Intercomunale è stata chiusa al traffico, anche per la rimozione di un albero. Era da ieri mattina alle 11.45 che la situazione comunque veniva monitorata. Bruno Giampaoli di italia Nostra e il presidente del Wwf Gianluca Giannelli sono intervenuti e hanno scoperto che le acque erano piene di rifiuti (c'era perfino una bicicletta sul greto del fiume). «È inutile intervenire nell'emergenza solo per salvare il salvabile - dicono -, ma è necessaria una seria manutenzione dei corsi d'acqua con la costante pulizia degli argini. In questo caso sarebbe stato importante e necessario rimuovere almeno i rifiuti che galleggiano davanti alla tombatura, che poi sono quelli che spinti dalla corrente vanno ad intasare la condotta alluvionando tutta la zona». E concludono: «Naturalmente, come già chiesto infinite volte, questa tombatura pericolosa va eliminata subito e a breve termine va bonificata la Buca degli Sforza, cassa naturale di espansione del Canalmagro e del fosso del Sale, altrimenti in occasione di ogni temporale rimarrà il pericolo».
Go kart danneggiati. Uno smottamento ha interessato la collina sovrastate il miniautodromo di Turano. La frana ha riversato una gran quantità di fango sul prefabbricato in lamiera dove erano alloggiati i go-kart. La massa di terra fangosa, oltre a distruggere il prefabbricato, ha sommerso i go-kart con i quali si svolgono gli allenamenti dei soci e le lezioni pratiche della scuola. Nonostante la pioggia battente, i soci del club hanno lavorato con le pale per estrarre i go-kart dal fango alto circa un metro. La speranza è quella di poter limitare i danni provocati dall'esposizione al fango e all'acqua per alcuni giorni. I go-kart erano dotati di un costoso sistema di cronometraggio elettronico che ha riportato danni irreparabili. Al momento non ne risente l'attività del club, dato che il miniautodromo è chiuso per il riposo annuale fino alla prima domenica di febbraio data in cui si svolgerà il primo stage di minimoto e go-kart per bambini e bambine dai sei ai tredici anni di età. Amaro il commento del presidente del club del miniautodromo Dino Fialdini: «Il lavoro di estrazione dal fango dei go-kart è stato portato a termine dai soci. E per questo li ringrazio. Si tratta ora di portare via manualmente tutto la terra che ha invaso la struttura e di riparare il prefabbricato. Tre motori dovranno certamente essere sostituiti e dovranno essere acquistati nuovi sistemi di cronometraggio. Un danno sui diecimila euro che pone seri dubbi sulla sopravvivenza del club. Vedremo cosa fare più avanti, con un'unica certezza: la solita assenza degli enti pubblici della zona in primis del delegato fonte - il tirreno
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MALTEMPO: STRARIPA TORRENTE A MONTIGNOSO, CHIUSA STRADA

(ANSA) - MONTIGNOSO (MASSA CARRARA), 1 GEN - Le forti piogge di queste ore stanno creando anche qualche problema in provincia di Massa Carrara. In particolare, nel comune di Montignoso è esondato il torrente Fescione in località Cinquale ed è stata decisa la chiusura della strada lungomare e del tratto finale di via Intercomunale. In Lunigiana, invece, è stata fatta evacuare un'abitazione ad Aulla per motivi precauzionali. La casa, dove vivono tre nuclei familiari per oltre una decina di persone, poggia su un terreno che si tema possa cedere a causa della abbondanti piogge. (ANSA).
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Emergenza e sicurezza

All'opera volontari, vigili del fuoco, forze dell'ordine, esercito, Anas
42.000 sacchi di sabbia, 100 mezzi, 600 uomini
I numeri delle forze messe in campo per fronteggiare l'emergenza

Esondazione Serchio


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Rassegna stampa
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Oltre 40.000 sacchetti di sabbia, più di 100 tra mezzi anfibi, barche, camion, e centinaia di uomini. Questi i numeri delle forze in campo per fronteggiare l'emergenza intorno al lago di Massaciuccoli. Li fornisce l'Unità di coordinamento interprovinciale.


In questi ultimi giorni, sono stati 48.180 i sacchetti riempiti di sabbia, e 42.000 quelli posizionati a difesa idraulica sulle rive del lago.
Gli uomini: 125 volontari a Vecchiano e 165 in provincia di Lucca; 51 i vigili del fuoco; 100 quelli delle forze dell'ordine; 125 dell'esercito; 12 dell'Anas; 120 della Provincia di Pisa. Per un totale di 578 persone.
I mezzi: 5 anfibi, 4 mezzi nautici e 20 terrestri del volontariato di Lucca; 10 mezzi nautici e 15 terrestri dei vigili del fuoco; 30 autovetture delle forze dell'ordine; 10 camion e 7 mezzi movimento terra delle forze armate; 6 camion 4x4 dell'Anas; 50 della Provincia di Pisa (polizia provinciale, idraulica, protez ione civile, forestazione, viabilità); 90 mezzi di ditte esterme per scarico materiali.

Queste le nuove criticità segnalate oggi pomeriggio dalla Sala Operativa della Protezione civile.

In provincia di Massa Carrara, si segnala la possibile frana di un tratto di strada provinciale da Mulazzo a Parana, causata dall'abbondante pioggia.
Altri movimenti franosi si segnalano in provincia di Lucca, nella media valle del Serchio, nel comune di Pescaglia.


Autore: Lucia Zambelli
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Emergenza e sicurezza

Nonostante sia piovuto più intensamente del previsto
L'argine del Serchio tiene, la piena passa senza danni
Rossi: «Merito del lavoro della macchina organizzativa, che ha mobilitato migliaia di persone impegnate 24 ore su 24»

Esondazione Serchio


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Ha piovuto più del previsto. Ma il primo giorno del 2010 è iniziato con una notizia positiva: l'argine del Serchio ricostruito a tempo di record ha retto e la piena è passata senza fare ulteriori danni. Anche se la preoccupazione resta alta, a causa di una portata della piena che a fine mattinata viaggia sui 500 metri cubi al secondo, anziché i 350 previsti. L'argine ricostruito ha tenuto ma, mancando l'impermeabilizzazione, ha subito qualche infiltrazione. Ed è proprio su questo che da stamani si sta lavorando con l'arrivo dei camion che scaricano argilla che poi viene distribuita sul fronte interno dell'argine in modo da ridurre porosità e possibili espansioni delle infiltrazioni. L'allarme resta dunque alto anche per le prossime ore, mentre - se l'andamento della pioggia e quindi della piena si mantenesse nelle previsioni - ogni criticità potrebbe cessare intorno alla
mezzanotte, visto che già ora a Borgo a Mozzano la portata del fiume si è ridotta 400 metri cubi.

Questa la situazione esaminata oggi al Centro operativo della Protezione civile presso la Prefettura di Pisa e confermata dallo stesso sottosegretario Guido Bertolaso durante un incontro con gli amministratori locali a cui erano presenti anche gli assessori regionali Enrico Rossi e Marco Betti.

«Se siamo riusciti ad ottenere questo risultato e quindi ad evitare il peggio -- ha commentato Rossi - è grazie soprattutto alla macchina organizzativa che ha mobilitato migliaia di persone, a partire dai volontari della Protezione civile regionale fino ai militari, ai vigili del fuoco, ai dipendenti dei Consorzi di bonifica. Hanno lavorato giorno e notte per portare i primi soccorsi alla popolazione, per contribuire alla ricostruire dell'argine, per sistemare i 50mila sacchetti di sabbia a protezione dei luoghi vulnerabili e per allestire l'illuminazione in modo da poter lavorare 24 ore su 24. E' quindi merito loro se l'emergenza verrà superata senza ulteriori danni».

Dal 24 dicembre sono stati 1600 i volontari impegnati insieme ad altre 500 persone tra vigili del fuoco, forze dell'ordine, esercito, Anas, Consorsi di bonifica. Numerosi anche i mezzi: 5 anfibi, 4 mezzi nautici e 20 terrestri del volontariato di Lucca; 10 mezzi nautici e 15 terrestri dei vigili del fuoco; 30 autovetture delle forze dell'ordine; 10 camion e 7 mezzi movimento terra delle forze armate; 6 camion 4x4 dell'Anas; 50 della Provincia di Pisa (polizia provinciale, idraulica, protezione civile, forestazione, viabilità); 90 mezzi di ditte esterne per scarico materiali.

L'assessore Betti ha rassicurato sullo stato dell'Arno: «La situazione è sotto controllo e ad ora non preoccupa, anche se con il mare grosso che non riceve tutta l'acqua del fiume si è dovuto utilizzare lo scolmatore per evitare rischi su Pisa. Ma se le previsioni meteo verranno confermate la situazione fin dalle prossime ore tenderà a migliorare, visto che per i due prossimi giorni si parla di una tregue delle piogge.

«Da domani -- ha detto ancora Rossi -- la Regione inizierà il lavoro di ricognizione dei danni. Incontreremo gli amministratori delle aree colpite per avere un primo quadro della situazione ed essere pronti in tempi rapidi per realizzare sia gli interventi di messa in sicurezza che i risarcimenti alle imprese e alle famiglie».


Autore: Remo Fattorini

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