VASCO ROSSI: "I 'SIMPSON'? MEGLIO DI 'PORTA A PORTA'"
«È cambiato anche il mio modo di guardare la tv. Non riesco più a vedere i film, le cose lunghe e lente. I telefilm americani, invece, sono eccezionali. Penso a 'CSIì: i personaggi, i dialoghi, la sceneggiatura, è tutto perfetto. E poi amo i Simpson. Fantastici. Molto meglio di 'Porta a portà». Vasco Rossi parla del suo rapporto con la tv in una lunga intervista-confessione rilasciata in esclusiva a 'Tv Sorrisi e Canzonì in edicola domani. E sui talent-show musicali dice: «'Amicì e 'X Factor' hanno il merito di dare ai ragazzi degli spazi dove mettersi in mostra. 'Amicì, poi, è una scuola. E le scuole servono comunque, anche se poi non arriva il successo. 'X Factor' non lo seguo molto, è lungo e parlano tanto. Lo ripeto, a me piacciono i telefilm americani, dove non si perde tempo ed è tutto studiato nei minimi dettagli. Comunque saluto il mio amico Morgan degli U2…». Vasco che sta per partire per un lungo indoor tour (che prenderà il via da Pesaro il 6 ottobre e durerà un anno) si confessa a tutto tondo con il settimanale. E ammette: «Creativamente è un grande momento. Ho molte cose da dire, le canzoni vengono fuori quasi da sole. È tutto il resto che è un casino. Psicologicamente sono confuso, ho frequenti sbalzi di umore. Meno male che faccio l'artista. Fossi stato un bancario, mi avrebbero licenziato chissà quante volte. Ho molte ansie e qualche angoscia. La mia autostima, poi, è sottoterra. Non è che se migliaia di fan mi dicono che sono un dio poi io mi ci senta. Anzi: più me lo dicono, più mi sento male. Perchè io lo so come sono fatto dentro. Il punto è che non esiste un solo Vasco. Dentro di me ne convivono almeno due, ma forse anche di più. Ed è una lotta continua tra le diverse personalità per il controllo delle mie azioni. Uno dei miei difetti peggiori è che cerco sempre di compiacere gli altri. In un certo senso è un miracolo che io sia vivo, con tutte le sigarette che fumo e i tranquillanti che prendo per stare calmo».
«È cambiato anche il mio modo di guardare la tv. Non riesco più a vedere i film, le cose lunghe e lente. I telefilm americani, invece, sono eccezionali. Penso a 'CSIì: i personaggi, i dialoghi, la sceneggiatura, è tutto perfetto. E poi amo i Simpson. Fantastici. Molto meglio di 'Porta a portà». Vasco Rossi parla del suo rapporto con la tv in una lunga intervista-confessione rilasciata in esclusiva a 'Tv Sorrisi e Canzonì in edicola domani. E sui talent-show musicali dice: «'Amicì e 'X Factor' hanno il merito di dare ai ragazzi degli spazi dove mettersi in mostra. 'Amicì, poi, è una scuola. E le scuole servono comunque, anche se poi non arriva il successo. 'X Factor' non lo seguo molto, è lungo e parlano tanto. Lo ripeto, a me piacciono i telefilm americani, dove non si perde tempo ed è tutto studiato nei minimi dettagli. Comunque saluto il mio amico Morgan degli U2…». Vasco che sta per partire per un lungo indoor tour (che prenderà il via da Pesaro il 6 ottobre e durerà un anno) si confessa a tutto tondo con il settimanale. E ammette: «Creativamente è un grande momento. Ho molte cose da dire, le canzoni vengono fuori quasi da sole. È tutto il resto che è un casino. Psicologicamente sono confuso, ho frequenti sbalzi di umore. Meno male che faccio l'artista. Fossi stato un bancario, mi avrebbero licenziato chissà quante volte. Ho molte ansie e qualche angoscia. La mia autostima, poi, è sottoterra. Non è che se migliaia di fan mi dicono che sono un dio poi io mi ci senta. Anzi: più me lo dicono, più mi sento male. Perchè io lo so come sono fatto dentro. Il punto è che non esiste un solo Vasco. Dentro di me ne convivono almeno due, ma forse anche di più. Ed è una lotta continua tra le diverse personalità per il controllo delle mie azioni. Uno dei miei difetti peggiori è che cerco sempre di compiacere gli altri. In un certo senso è un miracolo che io sia vivo, con tutte le sigarette che fumo e i tranquillanti che prendo per stare calmo».
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