MASSA - Rifiuti, la ErreErre raddoppia
Interpellanza di Lega Nord: «Un pasticcio nelle autorizzazioni»
MASSA. Grandi manovre sui rifiuti. Mentre sale la protesta per i cattivi odori prodotti dal Cermec, è in dirittura di arrivo la costruzione dell'impianto per la produzione di Cdr (combustibili da rifiuti) della ErreErre Spa, proprio a fianco del Cermec, in via Gotara. Un'operazione da quasi 12 milioni di euro (6 per il capannone e una palazzina servizi, 7-8 per i macchinari) che molti criticano. Intanto, si delineano le strategie dell'Ato rifiuti.
Strategie che potrebbero fare di Cermec il centro di raccolta e trasformazione della parte organica (verde, residui alimentari ecc.) dei rifiuti di tutta l'area che va da Livorno alla Lunigiana.
Partiamo dalla "puzza" denunciata dagli abitanti. L'aumento dei cattivi odori è provocato, spiega l'assessore provinciale all'Ambiente Livio Grillotti, dall'aumento della differenziata (grazie al porta a porta a Romagnano e Marina di Carrara) e dal fatto che l'impianto di Gotara «aiuta», talvolta, l'Ersu (l'Asmiu della Versilia), accogliendo i suoi rifiuti organici. «Comunque, si tratta solo di odori, non di inquinanti», dice ancora l'assessore.
Altro fronte di polemica è il nuovo impianto della ErreErre (società controllata da Cermec al 51% e dalla Delca Spa). Esso servirà a trasformare la parte secca dei rifiuti in mattoncini combustibili. Che finiranno nei forni dei cementifici o nei termovalorizzatori. L'obiettivo è ridurre il costo dei rifiuti: smaltire il Cdr costa meno che smaltire il rifiuto "tal quale". Ora, a parte il fatto che ad Albiano, c'è l'impianto della ditta Costa che fa già la stessa cosa, il problema è che i Comuni stanno potenziando la raccolta differenziata. Il che farà diminuire le quantità di "materia prima" destinate alla produzione di Cdr. Perchè, dunque, realizzare un impianto che utilizza i rifiuti indifferenziati quando si cerca di eliminarli?
ErreErre, però, va avanti. Anzi rilancia. L'autorizzazione per gestire le 60mila tonnellate di rifiuti annui trattate da Cermec non gli basta più. E ha ottenuto dalla Regione che la capacità dell'impianto venga innalzata a 150mila tonnellate annue. In pratica, l'autorizzazione a fare Cdr anche con rifiuti provenienti da fuori zona.
Cosa che fa infuriare Cesare Micheloni, consigliere provinciale della Lega Nord. Il quale ha presentato un'interpellanza al presidente della Provincia in cui, in sostanza dice: quella richiesta di ampliamento è illegittima: non può essere presentata da un'azienda che neanche ha cominciato a produrre, per giunta inserendo nuove tipologie di rifiuti da trattare.
Micheloni fa rilevare anche che, mentre in una delibera la Regione fissa l'autorizzazione a 60mila tonnellate, in un'altra la innalza a 150mila. L'amministrazione, invece, ha già dato il suo parere favorevole, ma senza convocare la Conferenza di servizi, come avrebbe dovuto fare. Un pasticcio, secondo Micheloni. Che chiama la Provincia a fare chiarezza.
Interpellanza di Lega Nord: «Un pasticcio nelle autorizzazioni»
MASSA. Grandi manovre sui rifiuti. Mentre sale la protesta per i cattivi odori prodotti dal Cermec, è in dirittura di arrivo la costruzione dell'impianto per la produzione di Cdr (combustibili da rifiuti) della ErreErre Spa, proprio a fianco del Cermec, in via Gotara. Un'operazione da quasi 12 milioni di euro (6 per il capannone e una palazzina servizi, 7-8 per i macchinari) che molti criticano. Intanto, si delineano le strategie dell'Ato rifiuti.
Strategie che potrebbero fare di Cermec il centro di raccolta e trasformazione della parte organica (verde, residui alimentari ecc.) dei rifiuti di tutta l'area che va da Livorno alla Lunigiana.
Partiamo dalla "puzza" denunciata dagli abitanti. L'aumento dei cattivi odori è provocato, spiega l'assessore provinciale all'Ambiente Livio Grillotti, dall'aumento della differenziata (grazie al porta a porta a Romagnano e Marina di Carrara) e dal fatto che l'impianto di Gotara «aiuta», talvolta, l'Ersu (l'Asmiu della Versilia), accogliendo i suoi rifiuti organici. «Comunque, si tratta solo di odori, non di inquinanti», dice ancora l'assessore.
Altro fronte di polemica è il nuovo impianto della ErreErre (società controllata da Cermec al 51% e dalla Delca Spa). Esso servirà a trasformare la parte secca dei rifiuti in mattoncini combustibili. Che finiranno nei forni dei cementifici o nei termovalorizzatori. L'obiettivo è ridurre il costo dei rifiuti: smaltire il Cdr costa meno che smaltire il rifiuto "tal quale". Ora, a parte il fatto che ad Albiano, c'è l'impianto della ditta Costa che fa già la stessa cosa, il problema è che i Comuni stanno potenziando la raccolta differenziata. Il che farà diminuire le quantità di "materia prima" destinate alla produzione di Cdr. Perchè, dunque, realizzare un impianto che utilizza i rifiuti indifferenziati quando si cerca di eliminarli?
ErreErre, però, va avanti. Anzi rilancia. L'autorizzazione per gestire le 60mila tonnellate di rifiuti annui trattate da Cermec non gli basta più. E ha ottenuto dalla Regione che la capacità dell'impianto venga innalzata a 150mila tonnellate annue. In pratica, l'autorizzazione a fare Cdr anche con rifiuti provenienti da fuori zona.
Cosa che fa infuriare Cesare Micheloni, consigliere provinciale della Lega Nord. Il quale ha presentato un'interpellanza al presidente della Provincia in cui, in sostanza dice: quella richiesta di ampliamento è illegittima: non può essere presentata da un'azienda che neanche ha cominciato a produrre, per giunta inserendo nuove tipologie di rifiuti da trattare.
Micheloni fa rilevare anche che, mentre in una delibera la Regione fissa l'autorizzazione a 60mila tonnellate, in un'altra la innalza a 150mila. L'amministrazione, invece, ha già dato il suo parere favorevole, ma senza convocare la Conferenza di servizi, come avrebbe dovuto fare. Un pasticcio, secondo Micheloni. Che chiama la Provincia a fare chiarezza.
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