Passa ai contenuti principali

Bettinio Ricasoli il barone del vino

Bettino Ricasoli barone del vino

Bettino Ricasoli (1809-1880)

Ricasoli, definito per onestà e intransigenza morale il “Barone di ferro”, con Cavour, Mazzini e Garibaldi è considerato uno degli artefici dell’Unità d’Italia.
Dopo aver governato Firenze, alla morte di Cavour divenne Presidente del Consiglio (‘61-62 e ‘67-68) affrontando con determinazione vari problemi: dal riconoscimento da parte delle principali potenze europee, agli spinosi rapporti col Papato, al brigantaggio meridionale fomentato dall’ex Corte Borbonica. A causa del suo operare inflessibile ben presto fu però costretto a dimettersi, e questo evento rappresentò una vera e propria svolta storica per l’agricoltura italiana dell’800. Il Barone, ritornando al Castello di Brolio nel Chianti senese, grazie alle sue convinzioni che l’agricoltura andava fatta “con la testa e col cuore”, s’impegnò a migliorare i vigneti di famiglia.
I Ricasoli, al contrario di altri nobili che vivevano in campagna per qualche mese o per le partite di caccia, abitavano tutto l’anno le loro terre fra Siena e Firenze, e sin dal ‘500 producevano vino. Documenti attendibili ci confermano che nel ‘600, il vino Chianti partiva da Brolio alla volta di Amsterdam e che la nobiltà inglese ne sollecitava cospicue forniture. Poi dal 1716 la famiglia Ricasoli, forse per prima in Europa, con decreto granducale diede vita alla “Congregazione dei vini”, che imponeva norme rigidissime su produzione e commercio della bevanda. Con una tradizione storica come questa il Barone di Ferro, da agricoltore esperto e intelligente, apportò tutta una serie di trasformazioni sulle viti, sulla forma dei vigneti e sui metodi di vinificazione. Fra i suoi meriti va iscritto quello di aver disciplinato razionalmente l’antica pratica del “governo”, cioè la mescolanza delle uve per la preparazione dei vini da pasto. L’uvaggio del Chianti di oggi è un frutto del Barone, che stabilì doveva essere prodotto con 7/10 di Sangiovese, 2/10 di Canaiolo, 1/10 di Malvasia o Trebbiano. Guai a sgarrare ne sarebbe andato dell’onore del Gallo Nero, il simbolo che sin dal 1348 si erano dati i viticoltori di queste terre.
Con Ricasoli il vino Chianti acquistò prestigio, autorità, premi e medaglie, entrando gloriosamente nella storia della civiltà enogastronomia internazionale. Anche Enrico Fermi, esule scientifico negli Stati Uniti, quando nel 1942 scoprì la pila atomica, brindò assieme alla sua equipe con un fiasco di Chianti.

Commenti

Post popolari in questo blog

canzoni Goliardiche - Teresina un ti ci porto piu'!

celebre stornello toscano con mille e più versioni è  TERESINA UN TI CI PORTO PIù !!! il testo Te la portai a i' barre a prendere un sorbetto la ci scaracchiò dentro la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci porto più quant'è ver che c'è Gesù! Te la portai da i' Vivoli a prendere un gelato la disse: " L'è marmato! " la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... S'andò dalla Ruggini a prendere una pasta, la se la mise 'n tasca la mi face scomparì. Teresina 'un ti ci....... S'andiede da i' Procacci pe' prendere un panino, la fece: " Gliè piccino! " la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... Pe' falla divertire s'andiede da i' Raspanti la si scaccolò co' guanti, la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... S'andiede da i' dentista ma gli era tanto brutto te lo spettinò co' un rutto, la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci.......

canzoni goliardiche, un tantinello maleducate - natasha

 tra le canzoni goliardiche più famose certamente c'è " la canzone del cosacco" che sull'aria di una popolare canzone russa cantava un testo dissacrante , maleducato ma non osè, e quindi adatto anche a ragazzetti cresciutelli. la canzone è meglio conosciuta come la canzone di Natasha quella che fa la piscia ...  originalmente la canzone era una canzone triste che narrava le tristi emozioni di una donna il cui uomo era partito per andare in guerra, nel tempo alla prima stesura del testo se ne aggiunsero molti altri che, se dapprima ricalcavano lo spirito triste dell'originale, pian piano iniziarono a discostarsene fino ad arrivare a versioni decisamente dissacranti una delle quali è quella che qui proponiamo ecco il testo da cantare " Ohi Natasha hai fatto tu la piscia sì Dimitri ne ho fatti sette litri Fosti tu che allagasti la steppa dove sorge il sol dell'avvenir Fosti tu che allagasti la steppa dove sorge il sol dell'avvenir Ohi cosacca hai fatt

I MISTERI GODURIOSI V.M.18 prima parte

componimento maleducati  c' è gente  che compone poesie piene di phatos o d'amore e poi  di dolcezza,tristezza,saggezza e un tot di roba che finisce con ...ezza etc poi c'è anche qualcuno e meno male che compone qualcosa di scollacciato al limite del maleducato, ma che alla fine bisogna dire e ammettere ha un unico scopo quello di far ridere o almeno sorridere e QUESTO SCOPO spesso l'ottengono bene queste  componimenti compariranno in codesti post  a cura di I. O. ************************************************************************************************************** I MISTERI  GODURIOSI   ( da 1 a 10 ) Nel primo mistero godurioso si contempla san Cirillo che col cazzo fatto a spillo inculava i microbi. Era un fenomeno! Nel secondo mistero lussurioso si contempla sant'Ilario che col cazzo sul binario deragliava i rapidi. Era un fenomeno! Nel terzo mistero peccaminoso si contempla santa Cecilia che con la fica fatta a conchiglia catturava i bigoli. Era un fenom