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ARTICOLI DAL PASSATO

OTTOBRE 2008 ESCE IL DISCO DEI MARILLION DISPONIBILE GRATUITAMENTE
chissa forse e' ancora scaricabile , provate io ce l' ho gia!

MARILLION esce il nuovo album “Happiness Is The Road” il disco il bello è che è disponibile in download gratuito autorizzato dalla stessa band !.

i Marillion ono stati i primi a vendere il disco solo on line, anticipando l’intuizione dei Radiohead etc. ora ritornano e regalano il nuovo album con una formula rivoluzionaria " Happiness Is The Road" questo il titolo del disco in uscita, anche se uscira nella maniera “convenzionale” ( il 20 ottobre il cd sara' nei negozi ) è scaricabile con un “peer to peer file-sharing” che metterà i fan in contatto diretto con la band

Grazie al supporto della tecnologia di Music’s Glue, Marillion, dopo essere stati tra i primi nella discografia mondiale, a decidere di vendere il loro disco prima su internet, poi ai concerti e con un distributore convenzionale, oggi lanciano un’altra operazione rivoluzionaria; Marillion infatti daranno in download gratuito il loro disco con un’operazione di peer to peer.

il tutto e facilissimo e alla portata di qualsiasi persona basta andare nel sito seguente http://www.musicglue.com/marillion

Clicchi su un brano; si apre una finestra da cui i Marillion dichiarano; “le canzoni che trovate qui di seguito le abbiamo postate noi. Non ci sono files infetti. Quando clicchi sulla singola traccia l’unica cosa che devi fare è lasciare la tua email. Avrai così accesso ai brani dell’album”.

Insomma, questa volta Marillion tagliano fuori in un solo colpo i siti illegali di peer to peer.

La condivisione è diretta, tra chi ha scritto la musica e chi la musica la fruisce.

Questa operazione è stata pensata, dichiara ancora la band, per essere più a stretto contatto con i propri fan e invitarli a spendere su prodotti che ormai sono gli unici su cui una band può incassare; il merchandising, i biglietti dei concerti.

sito ufficiale della band - http://www.marillion.com/

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articoli dal web

10/9/2008

I Marillion distribuiranno il nuovo album gratis sul P2P

Scaricate, moltiplicate e magari fate un pensierino al nostro merchandising

Sempre più in alto. L'asticella del "free download" (autorizzato) su Internet raggiunge nuove vette, per volere degli artisti stessi. Se lo scorso ottobre i Radiohead stupirono il mondo lasciando che fosse il pubblico a scegliere il prezzo del loro ultimo album In Rainbows, adesso c'è chi abbraccia addirittura il filesharing per distribuire il proprio lavoro. I giornali inglesi riportano che i Marillion hanno deciso di pubblicare in prima persona il loro prossimo disco su alcuni dei principali network P2P, autorizzando gli utenti a scaricarlo e condividerlo. Tra le destinazioni scelte ci sarà anche The Pirate Bay, la directory di indirizzi BitTorrent che ospita i link a migliaia di contenuti protetti da copyright e contro cui combattono da anni l'industria discografica e cinematografica.

Le ragioni che hanno spinto i Marillion a una simile scelta sono molteplici, alcune confessate dal tastierista Mark Kelly a Times e a BBC News, altre facilmente intuibili. Tra le prime, c'è il desiderio di sperimentare nuovi modelli di marketing e di vedere se un'eventuale maggiore diffusione del disco (senza divieti o limitazioni) porterà a un aumento delle vendite di merchandise e biglietti dei concerti (a chi scaricherà il disco verrà "suggerito" di fare un salto sul sito ufficiale della band). Tra le seconde c'è di certo anche una strizzata d'occhio al possibile ritorno pubblicitario dell'iniziativa. Dopo i primi lanci, la notizia è stata rapidamente ripresa un po' ovunque.

Per le band è una pratica ormai sempre più comune quella di avvicinarsi alla distribuzione gratuita online, cercando di valutarne gli effetti e di sfruttarne i possibili benefici. Una pratica che sta risalendo dall'underground (dove è in voga già da alcuni anni) ed è ormai arrivata a lambire i confini del mainstream. Prima ancora di molti discografici, gli artisti e i loro manager hanno capito che il trend del download libero e incontinente sembra ormai irreversibile e allora tanto vale giocarci un po' e provare a renderlo in qualche modo fruttifero. Opporsi appare sempre più inutile, se non addirittura deleterio. A dieci anni dai primi vagiti di Napster, la condivisione gratuita di musica online (via P2P, ma anche tramite blog, forum o archivi pubblici come MegaUpload o RapidShare) non è mai apparsa così popolare e lontana dall'essere cancellata e le azioni più eclatanti per tentare di fermarla vengono spesso seguite da un effetto boomerang. Ultimo esempio: l'arresto del blogger californiano che qualche settimana fa distribuì alcune canzoni in anteprima del nuovo album dei Guns n'Roses. Secondo Eric Garland di BigChampagne, dal giorno in cui l'FBI ha arrestato il blogger le canzoni pirata hanno ripreso a essere scambiate con maggiore intensità. Niente più che una variazione del vecchio motto dei pubblicitari: parlatene anche male, basta che se ne parli e il prodotto (in questo caso, i brani trafugati dei Guns n'Roses) ci guadagna.

Iniziative come quella dei Marillion contribuiscono a rendere ancora più confuso un panorama - quello della musica su Internet - che ormai sta uscendo da qualsiasi controllo normativo ed è lontano anni luce dalla struttura monolitica tradizionale (l'album esce solo su cd, punto). Per esempio, se molti artisti seguiranno l'esempio e distribuiranno tramite BitTorrent i loro album, come dovrà essere considerato un sito come The Pirate Bay, il cui accesso è stato di recente vietato agli utenti italiani? La maggior parte dei contenuti indicizzati sul sito riguarda opere senza il consenso dei detentori di copyright, è indubbio, ma non dovrebbe comunque essere sempre garantita la reperibilità di quelle autorizzate, come il disco dei Marillion? Inoltre, come ci si dovrà comportare - in futuro - con i brani stessi? In primavera i Coldplay hanno regalato l'MP3 di Violet Hill, il primo singolo estratto dall'album Viva la Vida or Death and All His Friends. Chiunque poteva scaricarlo. Oggi che quel brano non è più disponibile sul sito ufficiale della band, qual è il suo status? E qual è quello di In Rainbows dei Radiohead?

I paradossi e i nodi da dirimere, insomma, rimangono parecchi. La definizione di un'opera di intelletto e dei suoi diritti, nell'epoca della riproducibilità infinita su Internet, è un'impresa sempre più ardua. Imprecisati e ancora ben lontani dall'essere definiti e standardizzati sono anche i modelli attraverso cui queste opere vengono distribuite e fruite dagli utenti. Una tavolozza tecnologica coloratissima dalla quale ogni band può (e deve) scegliere i colori del proprio percorso personale: che sia il filesharing dei Marillion, il prezzo fai-da-te dei Radiohead o il cd artigianale masterizzato e venduto ai concerti da Elio e le Storie Tese. Esattamente come l'utente finale sceglie il modo preferito per procurarsi la musica: via P2P, su iTunes, in streaming su MySpace, in vinile. In un valzer continuo tra confusione, varietà e creatività che sembra destinato a durare molto a lungo.

UPDATE 11/9, ore 11,26: l'album dei Marillion (si intitola Happiness Is the Road) è ora disponibile sul sito www.musicglue.com/marillionn Si può scaricare liberamente e legalmente in due formati: MP3 e WMA. Le canzoni devono essere scaricate singolarmente e all'inizio del primo download viene chiesto l'indirizzo email dell'utente. Capitolo filesharing: la band ti autorizza effettivamente a condividere i brani sui network P2P, ma ti chiede di condividere solo i file in WMA, non quelli in MP3. Su alcuni forum online (e anche su The Pirate Bay, dove il disco è già disponibile) gli utenti stanno però discutendo sulla presenza nei file WMA di codici DRM. In questo caso non sembrano servire per impedire la copia del disco (ovvio, visto che è autorizzata dai Marillion stessi), ma per tracciarne la presenza online tramite MusicGlue. E' facile ipotizzare che non ci vorrà molto tempo prima che qualcuno metta a disposizione sui network P2P anche la versione in MP3.

fonte : http://www.lastampa.it/

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